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funghi ipogei sardi
03/07/2017
Domenica 25 è stato organizzato a Sennori nel ristorante da Vito di Vito Senes l'assemblea dei soci dell'Associazione tartufai della Sardegna. Durante l'assemblea gli aspetti di maggior rilievo sono stati la nomina di socio onorario conferita al sig. Paolo Fantini, per il fondamentale contributo alla conoscenza dei funghi ipogei della Sardegna. Il sig. Paolo Fantini è infatti coautore dell'ultima check list dei funghi ipogei sardi. E la nomina quale socio istituzionale del Consorzio Universitario Nuorese che, nella figura di Fabrizio Mureddu, ha dimostrato sempre grande vicinanza alla nostra associazione fin dalla sua nascita. L'assemblea si è conclusa con la donazione da parte di un caro amico dell’Associazione, Dino Orrù, della serie completa dei volumi del Ceto, un grande contributo che arricchisce la biblioteca dell'Associazione. Dopo l'assemblea dei soci, è stato tenuto un piccolo convegno sul tartufo Sardo, coordinato dal vicepresidente dell’associazione e micologo Renato Brotzu, durante il quale sono stati affrontati diversi argomenti. Si è iniziato parlando delle varie specie di tartufi di pregio presenti in Sardegna e di quali sono le caratteristiche che deve avere un tartufo per poter essere apprezzato al meglio. Il Prof. Montanari dell'Università di Sassari ha parlato poi delle tecniche di conservazione del tartufo,
Mirko Ferralis ha esposto brevemente un'idea di disciplinare di cui l'associazione si vuole dotare per tutelare il tartufo sardo in attesa che arrivi una legge di regolamentazione, mentre il segretario
Danilo Pisu ha parlato dell'idea di costituire una piattaforma che faciliti il contatto tra tartufai e acquirenti, e che garantisca da un lato il chilometro zero del tartufo sardo e dall'altro promuova trasparenza tra le due parti. Infine
Marco Carta dell'Isola dei Sapori ci ha raccontato la sua esperienza nella lavorazione dei tartufi. Ricordiamo che questa è la prima realtà industriale in Sardegna che si occupa tra l'altro di trasformazione di tartufo sardo. Finito il convegno è seguito il cooking show realizzato grazie alla collaborazione dell'Unione cuochi regione Sardegna e delle Lady Chef della Sardegna, colgo l'occasione per ringraziare
Elia Saba presidente dell'Unione Cuochi regione Sardegna e
Gabriella Sechi, che ha rappresentato le Lady Chef della Sardegna, per l'impegno e la disponibilità data per la realizzazione dell'evento. Durante il cooking show, abbiamo potuto apprezzare numerosissimi piatti a base di tartufo: dagli antipasti ai primi, dai secondi a base di carne al gelato e al dolce per finire con il moito al tartufo. Insomma ci siamo potuti rendere conto che il tartufo sardo può essere veramente protagonista in cucina, anche come nuovo ingrediente di piatti tradizionali, un esmpio per tutti il suo utilizzo come condimento del pane zicchi di Bonorva.
Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di diverse aziende che operano nell'agroalimentare e che hanno realizzato alcuni prodotti a base di tartufo come ad esempio la società cooperativa la genuina di Ploaghe, i formaggi di Osilo di Luigi Altea e Angela Falchi, il pane dei panifici La
Madrigosas Marias di Olmedo e di Semplicemente Pane di
Gianfranca Dettori di Sennori, il gelato di Tore Porqueddu della gelateria del Golfo e i dessert preparati da Giuliana Senes di "mamme-con torte". Ma anche grazie all'aiuto di altre aziende che hanno scelto di affiancare i loro prodotti al tartufo come i vini delle Tenute Delogu e della cantina Balares di Andrea Altea, le carni dell'Associazione Produttori Agricoli della Nurra e l'olio Corax dell'Azienda Agricola di Francesco Piras e la Metro.
Importante anche la presenza dell’Accademia
Epulae e dei discepoli di Escoffier.
***Press Release