Itinerari e turismo enogastronomico
A Torino si mangia all’emiliana
di Leonardo Felician
12/11/2018
Quattro giovani amici hanno intrapreso una nuova avventura a Torino aprendo un ristorante di cucina emiliana. La cucina che si assaggia ha i sapori autentici dell’Emilia centrale e propone due validi menù. Il saluto della cucina è un singolo tortello verde fritto su crema di parmigiano reggiano 24 mesi di montagna, con riduzione di aceto balsamico accompagnato da un cestino di focaccia e pane caldo emiliano con mousse di mortadella, cunza e formaggio squacquerone. Si comincia dagli antipasti con il tagliere tradizionale comprendente fiocco di culatta, mortadella, coppa di Canossa, salame stagionato e l’immancabile gnocco fritto. Si prosegue con un piatto di solo parmigiano-reggiano: un assaggio di tre diverse stagionature, 12, 18 e 24 mesi per comprendere il sapore della differenza. I primi piatti sono un momento di gloria con i tortelli verdi o le lasagne tradizionali, o anche un misto di assaggi dei due. I secondi piatti sono sostanziosi: spalla cotta alla piastra con maionese alla senape accompagnata da spicchi di patate alla paprika affumicata. Per i dessert la scelta è ampia, con torta di tagliatelle e torta di riso, zuppa inglese, sbrisoline, torta con gelato alla crema, caramello salato e saba, che è un mosto di uva cotta, la classica crostata e il “cuore caldo”, un tortino di cioccolato fondente con appunto cuore caldo e gelato reggiano di crema con balsamico riserva.
A scorrere la lista fuori dai menù comunque si viene solleticati da nomi evocativi come la tradizione dell’Emilia, sua maestà il culatello, gran tagliere di Canossa, scrigno di tigelle. C’è una vera e propria carta dei formaggi, con il parmigiano reggiano da 18 mesi a 40 mesi di qualità montagna oppure di qualità vacche rosse. Si comincia con una piccola stuzzicheria: il cono di casigai fritto, sono striscioline fritte di polenta e fagioli borlotti, il tipico della sera di Ferragosto a Canossa. Non manca scelta tra i primi piatti con le tagliatelle al ragù di nonna Loretta, le lasagne come a Natale, i caplet, il risotto reggiano, le lasagne in bianco e un trionfo di tortelli verdi, oppure di zucca, oppure di patate, o di cipolla rossa e aceto balsamico. Prima di approdare ai dessert, per i quali la lista è lunga, bisogna ancora superare i secondi piatti con ardua scelta tra baccalà, tagliata, filetto, salamella ubriaca, club sandwich della Ferramenta.
La Ferramenta del Gusto Emiliano
Via Giuseppe Giacosa 10/a bis, Torino
Tel. 011 0607225
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