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VINO: AMARONE IN ALTALENA NEL 2018.
11/02/2019
VINO: AMARONE IN ALTALENA NEL 2018. BENE MERCATO INTERNO ED ENOTURISMO, RALLENTA L’EXPORT
SARTORI (PRES. CONSORZIO VALPOLICELLA): ECONOMIA DELL’AMARONE È GIOVANE, BUONI SEGNALI DA ASIA
(Verona, 2 febbraio 2019). Bene il mercato interno, in forte crescita l’enoturismo, in pausa congiunturale l’export. È il risultato 2018 per l’Amarone, fotografato dall’Osservatorio vini della Valpolicella di Nomisma Wine Monitor per l’Anteprima dell’annata 2015, inaugurata oggi a Verona dal ministro Gian Marco Centinaio e in corso fino al 4 febbraio. Buona la performance sul mercato italiano, dove le vendite hanno fatto segnare un +4% a valore grazie in particolare alla crescita della domanda presso horeca ed enoteche. Altro fattore premiante è la vendita diretta nelle aziende, generata anche da un enoturismo sul territorio sempre più dinamico. Secondo i dati del Sistema Statistico Regionale - Regione Veneto - elaborati da Nomisma Wine Monitor, le presenze in Valpolicella (Verona esclusa) sono cresciute n
el triennio 2015-2017 del 21%: il doppio rispetto alla media complessiva regionale e il 50% in più del pur importante incremento della città scaligera. Complessivamente, nel solo 2017 gli enoturisti nella terra dell’Amarone sono stati circa 300mila, a fronte di quasi 115mila arrivi.
Per quanto riguarda il mercato, il re della Valpolicella chiude il 2018 con un giro d’affari di 334 milioni di euro e un saldo complessivo negativo del 6% sul 2017 a causa della frenata sul commercio estero in alcuni Paesi chiave e per effetto, tra l’altro, della povera annata 2014 (-4,6% l’imbottigliato). Un saldo che risente della cattiva performance in Germania (-40%), dove però si è scontato l’exploit del 2017 (+45%) e una conseguente eccedenza di scorte di prodotto. E se Cina e Giappone danno segnali di crescita interessanti pur con una quota di mercato ancora emergente (5%), l’Amarone vola nel Regno Unito in prossimità della Brexit con un +15% a valore. Bene anche gli Usa, secondo mercato estero con + 3%, mentre le vendite calano in Svizzera (-5%), Canada (-4%) e Svezia (-6%). Per il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori: “Dopo anni di crescita l’Amarone ha registrato, al pari degli altri vini fermi italiani, una difficoltà congiunturale su alcuni mercati tradizionali e maturi, ma allo stesso tempo raccoglie segnali interessanti in Paesi che rappresentano il futuro della denominazione, Asia in primis. Diversamente da altri premium competitor internazionali, la nostra è un’economia ancora giovane e il processo di crescita passa anche da queste fasi di riflessione”.
Complessivamente la Germania rimane la prima destinazione con una quota di mercato del 16%, tallonata ora dagli Usa (15%) e dalla Svizzera (12%). Poi Regno Unito (11%) e Svezia. In totale l’export per l’Amarone vale il 65% delle vendite.
VALPOLICELLA, I NUMERI:
2.302 i viticoltori
1.736 i produttori soci del Consorzio tutela vini Valpolicella
8.187 gli ettari di vigneto
quasi 14 milioni le bottiglie di Amarone prodotte nel 2015
circa 600 milioni di euro il giro d'affari stimato per la Doc Valpolicella, oltre la metà per le vendite di Amarone
65% la quota export in valore dell'Amarone
oltre 500 mila euro a ettaro il valore fondiario nelle aree pregiate
Germania, Usa, Svizzera e Regno Unito e Svezia i principali Paesi buyer dell’Amarone
Fonte: Consorzio tutela vini Valpolicella
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