In giro per ristoranti

Un ristorante atipico in Val di Fassa

di Leonardo Felician

25/03/2019

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Si va in Val di Fassa per lo sci, naturalmente, per approfittare delle ultime calde giornate di sole prima della chiusura della stagione del Dolomiti Superski al 7 di aprile, con l’ultima neve ancora perfettamente sciabile soprattutto in quota e nelle ore del mattino: ma anche la gastronomia ha il suoforte appeal nelle vallate dolomitiche.

Tabià è il nome in ladino degli antichi fienili della montagna trentina e agordina, detto anche toià in val di Fassa: lungo tutta la vallata non sono pochi ad aver ristrutturato queste caratteristiche costruzioni contadine per riceverne locali tipici e accoglienti. Il Tobià di Campitello di Fassa ha però una storia particolare: è stato ristrutturato e preso in gestione nel 2014 da un pugliese di Gravina di Puglia, che vive a Riccione, ma ha lavorato a lungo anche in montagna. La ristrutturazione del ristorante è stata integrale e stacca completamente con lo stile di montagna fatto da interni scuri e pareti foderate di legno: qui al contrario l’ambiente è bianchissimo e molto luminoso e spicca un tavolo basso fatto di radici di mangrovia con intorno sedie modernissime in legno d’acero. 

Il menù è un insieme di piatti che attingono a tradizioni culinarie diverse a partire dagli antipasti di pesce e di carne, alcuni tipici come lo speck tirolese con rafano e cetriolini, altri no, come la tartara di tonno, il carpaccio di salmone agli agrumi, le alici marinate con cipolla di Tropea in agro. Tra i primi, il piatto di montagna è il tris di canederli al burro e salvia, cui si aggiungono risotto fumè con scamorza, speck e radicchio. Una citazione a Riccione viene invece dagli strozzapreti fatti a mano con vongole, ceci e rosmarino, ma ci sono anche i paccheri Felicetti con branzino, pomodorini, taggiasche e timo, nonché il piatto vegetariano, le verdure alla griglia, l’insalata greca e l’insalata Caesar. 

Tra i secondi, fritto misto di pesce con verdure croccanti, guazzetto di pesce, tagliata di manzo con rucola e grana, stinco di maiale con polenta di Storo e funghi, guancia di manzo cotta a bassa temperatura con salsa verde e insalata di cavolo cappuccio. Ci sono anche numerose pizze a lunga lievitazione, 18 tipi diversi, nonché cinque tipi di pizze integrali. Tra i dessert il più che tipico strudel di mele trentino fatto in casa con gelato alla cannella si affianca al tiramisù, alla crema catalana, alla bavarese al pistacchio e a un ottimo cannolo di mandorle con ricotta, frutta candita e gelato alla pera. Lunga la lista dei vini.
 
Info:
www.dolomitisuperski.com
www.fassa.com
www.tobiacampitello.com
 
 
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