Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
26/05/2008
Saranno i comuni della regione della Marne i maggiori beneficiari dell'estensione dell'AOC Champagne. Lo ha annunciato Yves Benard, Presidente del Comitato vini e acqueviti dell'INAO. Come si sa la richiesta di bollicine della regione nord occidentale francese stanno conoscendo un tale boom di richieste e vendite nel mondo, che si è deciso di non ricorrere ad un aumento delle rese per non disperdere la qualità, ma si è aumentata la superficie. Erano 300 i comuni candidati e solo 40 ce l'hanno fatta. Cosa comporta? In un attimo la quotazione dei terreni per questi paesi si è vista moltiplicare per 300 volte il valore iniziale. Alcuni comuni che sono stati esclusi hanno fatto ricorso e l'INAO ha detto che entro un anno, dopo una serie di esami approfonditi delle parcelle di terreno, otterranno una risposta definitiva. I comuni finora previsti e inclusi nell'AOC Champagne erano 319. L'area iniziale venne stabilita nel 1927. Ad oggi le vendite in bottiglia hanno battuto tutti i record, 338,7 milioni di bottiglie nel 2007. Inoltre il prezzo dell'uva al chilo ha raggiunto quote fino a 5,50€ e più; il prezzo di un ettaro circa un milione di euro, più di un milione i grand cru. Si conferma quindi, in questi anni, il boom delle bollicine che anche nella Fraciacorta sta avendo il suo apice. Ma, come ha affermato, Mattia Vezzola al convegno di Villa Quaranta in Valpolicella venerdì 12 maggio, Champagne è un vero e proprio evergreen; la Franciacorta invece deve ancora imporre il suo marchio di territorialità. Tant'è che metteva in evidenza come la famosa regione spumantistica bresciana, non sia ancora configurata geograficamente dai consumatori soprattutto stranieri. Affermava Vezzola che per far capire dove si trova Franciacorta bisogna citare Milano o Venezia e quindi spiegarne le distanze. Bernardo Pasquali