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Alia si interroga su: “Gusto – Futuro del nostro Territorio”

di Mario Liberto

04/09/2019

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Alia, in occasione dei festeggiamenti in onore della festa religiosa di Santa Rosalia, ha messo in piazza i suoi gioielli gastronomici. Ed è stato, ancora quest’anno un successo. Uno "Street Food" o cibo di strada che è stata occasione per valorizzare  il territorio in tutti i suoi aspetti:  storia, natura, prodotti enogastronomici. Una terza edizione che si conferma un successo. L’organizzazione è stata perfetta, grazie ad un affiatatissimo gruppo di giovani dell'omonimo quartiere, che rappresentano il cuore pulsante dell’intera comunità aliese. L’occasione è stata anche per valorizzare il prodotto bandiera del paese: la scattata, dolce locale caratteristico della tradizione a base di mandorle, che ha incominciato a muovere i primi passi verso il riconoscimento del presidio Slow Food della "scattata".
Hanno reso le tre giornate piacevoli con alcuni momenti dedicati alla religiosità, alla cultura e all'intrattenimento musicale. L’occasione è stata propizia per riscoprire e conoscere le preziosità del territorio come i musei, etnoantropologico, degli antichi mestieri e della fotografia, ma soprattutto di prendere consapevolezza delle Grotte della Gurfa: esempio di architettura rupestre che risale all'età del bronzo, luogo caro al maestro bagherese Giuseppe Tornatore che lo ha scelto come set per girare alcune scene del film "L'uomo delle stelle". 
Si è svolta anche un tavolo tecnico su un argomento che è legato allo sviluppo dei territori, un rompicapo per tutta la politica locale, regionale e nazionale.
Politica che si interroga quotidianamente su come creare sviluppo, come sanare l’emorragia delle partenze e l’abbandono delle aree rurali e non solo.
Viene un po’ di rabbia pensare che in Sicilia abbiamo il 50% dei beni culturali d’Italia, che possediamo un paesaggio variegato (mare, monti, vulcani, laghi, ecc.), condizioni pedoclimatiche per produzioni agricole di eccellenza, un patrimonio etnoantropologico ancora integro che può dare vita ad un turismo esperenziale, culturale, paesaggistico, ecc. Eppure…. E non parliamo dell’enogstronomia, una risorsa che è stratosferica, sfruttata limitatamente e con grande potenzialità. Su questo argomento i relatori si sono interrogati: il “Gusto – può essere il Futuro del territorio delle terre di Kocalos, individuate come dice  Gaetano Siragusa, organizzatore dell’evento,  come “Terre di mezzo” a cavalo tra i Monti Sicani e le Madonie”.
Sono intervenuti al tavolo tecnico: Lia Sagona, Presidente Comitato festeggiamenti Santa Rosalia, l’assessore comunale Tania Di Marco, che hanno dato i saluti. Le relazioni sono state tenute da: Baldassare Portolano, docente dipartimento Università di Palermo; Pino Di Sclafani, Presidente Commissione Dieta Mediterranea Ordine dei medici di Palermo; Domenico Madonia, Agronomo, Direttore tecnico consorzio del Consorzio produttori agricoli "Terre di Kokalos"​.
Sono intervenuti, inoltre, Luciano Marino, sindaco di Lercara Friddi, Franco Cuttitta, assessore al comune di Roccapalumba, Salvatore Trainito, presiedente del Consorzio Val del Platani, e la professoressa Anatra Grazia.
I lavori sono stati chiusi da Gaetano Siracusa, esperto e componente tecnico dei festeggiamenti Santa Rosalia. Il “Food writer” Mario Liberto ha moderato l’incontro.