In giro per ristoranti
MOLTO PIU’ CHE UN RIFUGIO
di Leonardo Felician
22/01/2020
Chiamarlo rifugio è certo assai riduttivo: il Burz, poco sopra Arabba, sulle pendici del gruppo del Sella, in una delle zone più amate e frequentate delle Dolomiti si presenta come un lussuoso chalet con legno, vetrate e tetti a punta, all’arrivo di uno degli impianti di risalita essenziale per muoversi da Arabba verso passo Campolongo e la Val Badia nel circuito antiorario del Sella Ronda, il fiore all’occhiello del Consorzio
Dolomiti Superski.
La posizione è tutto: questo deve aver pensato Diego De Battista, presidente del Consorzio impianti a fune Arabba Marmolada, proprietario di sei grandi rifugi nella zona di Arabba-Porta Vescovo. Per questa ragione sette anni fa è stata presa la decisione storica e impegnativa dal punto di vista economico di rifare completamente il vecchio rifugio Burz che aveva servito gli sciatori e gli escursionisti dolomitici per mezzo secolo dal lontano 1962. Ne è nato un rifugio di concezione completamente nuova, moderna: comodo e ampio negli spazi sia interni, sia esterni, è stato immediatamente molto apprezzato dai turisti, al punto che spesso a pranzo è necessario attendere per potersi sedere.
Con 90 coperti all’interno tra ristorante e sala bar e ben 140 all’esterno, riparato e gradevole anche con temperature rigide se splende il sole, il Burz è diretto da Ignazio Donnarumma, sorrentino DOC trapiantato nella valle di Livinallongo, che sovraintende una squadra di 27 persone. Anche lo chef proviene dalla costiera amalfitana: la sua cucina spazia dal classico di montagna allo sfizioso di mare. Ad esempio tra gli antipasti si trova il carpaccio di cervo con noci e insalatina croccante, ma anche calamaro grigliato su nuvole di patate viola e salsa
citronette o il polipo su misticanza di verdure. Più tradizionali i primi piatti, per venir incontro ai gusti degli ospiti che chiedono i classici sapori della montagna veneta e trentina: canederli in brodo, casunciei di ricotta e spinaci fatti in casa, tagliatelle al ragù di cervo e una sfilza di altre proposte. Anche i secondi piatti, solo di carne e verdure e i contorni si attengono al menù di montagna e così i dessert con strudel di mele e il gelato alla vaniglia accompagnato dai frutti di bosco a contendersi le preferenze. Visto il numero di piccoli e affamati sciatori, c’è a disposizione un menù per i bambini e la cucina è aperta praticamente a tutte le ore, da ben prima di mezzogiorno a pomeriggio inoltrato. Il martedì sera va in scena una cena più formale con prenotazione, frequentata di solito da coppie o gruppi di amici: si sale e si scende con il gatto delle nevi, che aggiunge un pizzico di avventura non soltanto gastronomica.
Rifugio Burz
Località Burz 1, Arabba(BL)
Tel. 0436 79399
Email:
info@burz.it
www.burz.it