Eventi

Asta del cappone - Terre di Conca

12/12/2008

 

 

 

 

 

Asta del cappone

Terre di Conca 23 dicembre 2008


Programma


Ore 11: Si apre il mercatino di Natale a Terre di Conca con i prodotti dell’ agroalimentare del circondario

Ore 13: “Il” brodo di Cappone di Berardino Lombardo, con vin brulè, caldarroste e dolcetti tipici

Ore 14: Il Coro degli Angeli del Convento dei Lattani

Ore 14,30: L’ Asta del Cappone

Ore 16: Fine evento, ma il mercatino e la festa continuano


Dove : Terre di Conca, a Conca della Campania, località Piantoli


Cosa si batte all’ Asta: 100 capponi (vedi nota sotto) peso circa 6 chili da vivo, cad e 5 stringate di maiale peso circa 20 chili, cad


Come si partecipa all’ Asta:

1) I lotti si possono prenotare via email dando il limite massimo di aggiudicazione a

Dante del Vecchio dantesdv@alice.it , dantesdv@virgilio.it tel 3349243714 e per conoscenza a Witaly lorenza.vitali@witaly.it 3473023607

2) Si partecipa direttamente all’ Asta e ci si iscrive entro mezzora prima dell’ avvio

Si possono opzionare fino a un numero massimo di 5 lotti

Esempio:

partecipo all’ aggiudicazione dei seguenti lotti

n4 fino a 130 euro

n12 e 13 fino a 400 euro cad

n24 fino a 1000 euro

n28 180 euro

segue nome cognome


Base d’ Asta: 50 euro cadauno, per il cappone vivo e ritirato al momento

400 euro per ogni stringata

La differenza in positivo sarà devoluta in beneficenza


Spese aggiuntive: 10 euro per ogni cappone macellato e confezionato

Spese di spedizione , se il cappone non viene ritirato in loco


I lotti

Prima serie: numero lotto da 1 a 10 , ogni lotto di due capponi (offerta minima 100 euro per lotto)

Pensato per una festa familiare

I lotti

Seconda serie: numero lotto da 11 a 20 , ognuno di sei capponi (offerta minima 300 euro per lotto)

Pensato per un Ristoratore

I lotti

Terza serie: numero lotto da 21 a 25 , cinque lotti ognuno completo di una stringata e sei capponi (offerta minima 700 euro per lotto)

Per un Natale memorabile


Finale d’ Asta

Numero lotto da 26 a 28 , i tre capponi più belli (offerta libera, minimo 100 euro)

Incasso tutto devoluto in beneficenza


Battitore d’ Asta: Luigi Cremona


Beneficenza

Convento dei Lattani di Roccamonfina



I capponi di Berardino a Terre di Conca:


Berardino Lombardo, una volta sistemato il terreno, piantati gli alberi da frutto, gli ulivi e le viti, si è dedicato agli animali. Prima i maiali, che oggi sono oltre 100, neri di antica razza casertana, poi gli animali da cortile. Faraone, galline per le uova e tanti polli nati e allevati a terra, che razzolano liberi. Ma il suo pallino erano i capponi. Si ricordava quando da piccolo a Natale si prendeva il cappone migliore per regalarlo al Notabile del paese, era il dono più importante e gradito. Ma quei capponi dal sapore intenso e straordinario non si trovavano più. Per loro ha approntato un pollaio di lusso. Circa seimila metri quadrati recintati con sistemi di sicurezza contro le volpi e le faine. Dentro ci sono le case e le mangiatoie in legno di castagno, tutte fatte accuratamente secondo un suo disegno, complete di scalette di riposo, abbeveratoi, spazi per razzolare. I capponi vivono all’ aria aperta e inoltre vanno in giro. La recinzione ha infatti due aperture, una verso il bosco e l’ altra verso la campagna, allo scopo di alternare il tipo di habitat e alimentazione. Verso sera rientrano spontaneamente nel recinto. Mangiano due volte al giorno ad integrazione di quello che trovano in giro: granone grano orzo e sfarinato di cereali. Crescono fino a circa sette mesi quando raggiungono i sei chili, poi, l’ ultimo mese, verso fine novembre vengono posti all’ ingrasso. Non escono più dal recinto per non far indurire ancora il muscolo e mangiano solo granone (granella di mais) per aggiungere un altro chilo e soprattutto intenerire la carne.

Sono animali docili tranquilli, privi di aggressività, non hanno barbigli e cresta, ma in compenso hanno dei colori splendidi. Si distinguono per la tonalità dei colori. Quelli in grigio sembrano indossare un’ elegantissima livrea di piume da sera. Quelli in bianco aristocraticamente sfoggiano un collo con sfumature d’ oro come se fosse un gioiello. Quelli in rosso, i più variopinti, offrono una gamma esaltante di tonalità dalla ruggine al marrone, dal rosso al nero. Tutti si distinguono per la nobiltà del portamento e l’ eleganza nel cammino. Questo perché abbinano la possanza fisica alla morbidezza, e, quando gonfiano il petto e distendono le piume cangianti, fanno veramente spettacolo. Camminano sul fango senza sporcarsi ritti sulle zampe, poi amano andarsi a riposare sulle stanghe di legno, senza paura, quelle più in alto sono le più richieste, forse perché lì si sentono più sicuri, e lì si appollaiano in mirabile equilibrio mettendo la testa sotto l’ ala accovacciandosi sulle zampe ripiegate. Stanno così anche sotto l’ acqua o al gelo, tanto le piume costituiscono un perfetto isolamento termico e impermeabile nei confronti dell’acqua piovana.

Da Witaly

http://blog.witaly.it/