Degustiamo per voi

Edmundo Dantes. Scuola cubana del ron

16/12/2008

Cuba è luogo di grandi contraddizioni, di trionfo di mescolanze, di odori che non si dimenticano. E’ la sua grande musica, il suo tabacco unico al mondo e mille altre cose. Una delle poche che non è mai riuscita a conquistarmi, salvo rare eccezioni, è la maggioranza dei suoi ron: tutti uguali uno all’altro, senza grande personalità, prodotti per un pubblico acritico e non molto interessato a cercare le emozioni che sa darti un grande distillato di canna. Pur essendo universalmente noto che la materia prima di base, la canna da zucchero, è eccellente viene da chiedersi come mai le acquaviti che ne derivano siano così poco intriganti; credo che le motivazioni principali vadano ricercate nell’obsolescenza delle distillerie con i loro alambicchi ormai vecchi e anacronistici, la fuga dei migliori maestri distillatori verso mete più remunerative come Venezuela, States e Santo Domingo, il voler accontentare un target di consumatori che ancora considera il ron cubano un distillato buono solo per i drink miscelati. La scoperta del Ron Anejo Reseva Especial 15 anni EDMUNDO DANTES assume per me un valore particolare: Evviva! dai tempi dell’ultimo meraviglioso Matusalem, ormai sparito dalla circolazione e scippato dall’arroganza yankee, non mi capitava di bere un ottimo ron dell’Isla Grande. Prodotto in sole 3000 bottiglie all’anno, 800 delle quali importate in Italia dalla Velier di Genova, Edmundo Dantes oltre ad avvicinarsi alla perfezione del suo più famoso cugino Matusalem, è un’ottima sintesi della grande scuola di distillati in stile cubano.


EDMUNDO DANTES
Ron Anejo Reserva Especial 15 anos
Santiago de Cuba
Inportatori: VELIER, Genova

Color miele con riflessi di oro nuovo, brillante e denso. Naso soave ed elegante; le note vanigliate fanno da base ad una lunga serie di riconoscimenti speziati e vegetali: cannella e pepe bianco con ricordi di mango e lavanda; tabacco biondo e miele con un finale di idrocarburi che da forza all’impianto olfattivo.
L’ingresso al palato è inizialmente discreto per poi esplodere dopo la prima deglutizione in sensazioni di grande saporosità speziata; impressionanti l’equilibrio alcolico e la sensazione setosa che lo fanno scorrere tra palato e gola senza la minima aggressività. Finale di grande pulizia che ti richiama immediatamente un altro sorso; richiami retronasali di anice e frutta secca.
Da bere con: cioccolato fondente Amedei 70% cru Madagascar, formaggi erborinati, crostini di pane al sesamo con patè di pesce affumicato, sigaro La Gloria Cubana Medaille d’Or nr.3 (panetela largas)

Piero Careddu