Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
05/01/2009
Cento allevatori, quindici caseifici da trentasette comuni di tre province: Roma, Frosinone e Latina. Che in totale fanno quattrocento quintali di latte in funzione di cento quintali di mozzarella di bufala.
Sono questi i numeri che fanno da biglietto da visita a Colossella, marchio voluto dalla Regione Lazio per contraddistinguere e sostenere la produzione lattiero-casearia.
L'iniziativa nasce da lontano e il marchio, frutto di un consorzio tra allevatori e produttori, è stato presentato già diversi mesi fa dall'assessore all'Agricoltura Daniela Valentini allo scopo di offrire una “ garanzia di qualità e genuinità per rilanciare i prodotti di tutta la filiera lattiero-casearia”. Era un periodo di crisi profonda, resa evidente dall'emergenza rifiuti campana, ma con origini certamente più profonde ed antiche.
La risposta dei produttori e degli Enti locali potrebbe però andare ben oltre la situazione di emergenza, proponendosi come esempio di sinergia tra le diverse forze in campo: secondo il Commissario straordinario dell'Arsial Massimo Pallottini “è un’iniziativa che vede la collaborazione tra pubblico e privato: il pubblico accetta la sfida della garanzia del prodotto e il privato la raccoglie facendola propria per andare incontro alle esigenze del consumatore”. Mentre il Presidente della Regione Piero Marrazzo ne ha sottolineato la rilevanza “culturale”: È un'iniziativa che sento molto mia perché sono convinto che l'immagine del Lazio passa per la cultura, ma anche per la qualità dei suoi prodotti tipici. Nata sull'onda dell'emergenza, Colossella ha assunto un altro carattere, diventando un marchio di qualità”.
In occasione del Salone del gusto di Slowfood, svoltosi a Torino nello scorso mese di ottobre, Colossella si è affacciata nel mondo della produzione agricola e della gastronomia di qualità, sottolineando le proprie finalità: “Per la prima volta - ha sottolineato il presidente del Consorzio Salvatore Rinna - una regione italiana realizza un marchio per tutelare, valorizzare e commercializzare la sua produzione casearia sui mercati nazionale ed internazionale. Nato in tutela delle nostre produzioni come solerte risposta alle difficoltà sorte qualche mese fa nel settore bufalino in un'altra regione, Colossella ha l'ambizione di rappresentare un vasto e importante settore produttivo come quello del latte e della sua trasformazione nell'intera regione. Con questo marchio - ha continuato Rinna - si vuole dare certezze agli allevatori e rilanciare tutta la filiera lattiero-casearia. Le nostre aziende, infatti, vantano una grande qualità nella produzione ma non hanno ancora la forza necessaria per aggredire i mercati. In primis quello più grande d'Italia e cioè quello della Capitale. I formaggi e le mozzarelle che recheranno il marchio Colossella porteranno il simbolo della loro qualità e lo faranno fregiandosi di uno dei simboli più noti al mondo, il Colosseo”.
L'avvio della commercializzazione è stato nella seconda decade di dicembre, con la presentazione ufficiale del primo prodotto, la mozzarella di bufala appunto, presente oggi in circa sessanta supermercati della Regione. Presto l'avvio anche per altri prodotti: dal latte alla ricotta, dal burro alla scamorza e ai formaggi stagionati. Con un occhio, naturalmente, ai prodotti tipicamente laziali: in primis il Pecorino romano DOP e le Marzoline della Ciociaria.
Francesco Rovida