Incontri con i produttori

Murales: i vini a colori!!!

di Piero Careddu

20/01/2009

Benvenuti a Piero, Giuliana e ai loro “MURALES”; questo è il nome che hanno scelto per l’Azienda che è stata la novità più interessante di questo 2008. Usciti in sordina a estate ormai decollata (primo importante segnale di serietà e larghezza di vedute…) mi hanno concesso l’onore di scegliermi come loro “padrino” nel locale di San Teodoro: una serata affollatissima dove abbiamo servito i loro tre splendidi vermentini (un Sardegna, un Gallura e un Gallura superiore) in attesa dell’uscita autunnale dei rossi.

Giuliana e Piero oltre che compagni nella vita rappresentano una perfetta coppia anche dal punto di vista eno-professionale: lui wine maker e interprete innamorato del territorio sardo, lei bravissima assaggiatrice e affabulatrice di grande spessore, entrambi con una profonda conoscenza del loro mestiere e, per quanto anagraficamente lombardi, molto ben inseriti nella realtà vinicola sarda. I loro vini mi sono piaciuti da subito: moderni ma senza forzature, grande attenzione verso la tipicità e anche nell’unico, per ora, inserimento di vitigni internazionali il risultato ottenuto è quello di un vino senza “ruffianerie vanigliose” e con un felice incontro tra cannonau, cabernet e sirah. Il loro Vermentino di Sardegna si chiama “Tutti i Venti” e si tratta di una bottiglia che unisce, oltre a un buon rapporto tra costo e qualità, eleganza e facilità di beva; come dire un vino facile ma capace di regalare qualcosa. “Miradas” e “Lumenera, rispettivamente 13,5 e 14 gradi alcoolici, sono due interpretazioni di Vermentino di Gallura delle quali si parlerà tanto: classe, eleganza olfattiva e impressionante struttura con 2 mesi di barrique che “c’è ma non si sente” e che ha conferito polposità alla massa senza scalfire minimamente i riconoscimenti varietali. Interessante e particolare anche il Cannonau di Sardegna “Arcano”: uve provenienti da vigneti di Sorso-Sennori, che l’azienda ha in affitto, dannno vita a un vino di carattere e dall’utilizzo eclettico a tavola. La bottiglia che più di tutte le altre ha solleticato la mia fantasia e il mio palato è stata “Nativo”, ottimo melange di cannonau con 40% di cabernet sauvignon e 20% di sirah; chi mi conosce si starà chiedendo se sono impazzito vista la mia arcinota diffidenza verso l’utilizzo dei vitigni non autoctoni; ebbene, come ho applaudito gli esperimenti di Annamaria Delitala con il suo merlot, non posso che chinare la testa davanti a una bottiglia di vino assolutamente gradevole e appagante. Una particolare nota di merito per la scelta di etichette colorate, solari e allegre che riprendono la grafica, giustappunto, dei Murales.
NATIVO 2007
Indicazione geografica tipica
Vini Murales, OlbiaLa spiegazione alla riconoscibilità delle tre uve che concorrono a formare il melange di questo vino è data dalle vinificazioni separate di cannonau, cabernet e sirah, assemblate in seconda battuta in un unica cuvèe. Il quadro cromatico ci parla di un rosso rubino carico e di buona lucentezza, tenendo ben presente che la massa non subisce alcuna filtrazione se non quella naturale per decantazione. Al naso abbiamo un corredo olfattivo di lunga intensità con un mix di riconoscimenti che presentano un insolito connubio tra note fresche e complesse; emerge in prima battuta la confettura di piccoli frutti e melograno con note più complesse di pepe nero, cacao e geraniolo. In bocca ha un ingresso importante con la componente setosa in primo piano e ben bilanciata da tannini che, per quanto morbidi e già arrotondati, danno il loro contributo fondamentale all’equilibrio. Buona l’avvolgengenza al palato e, in fase retronasale, la perfetta corrispondenza con le suggestioni rilevate dall’olfatto. Finale lungo e pulito che richiama subito il sorso successivo.
A tavola con primi piatti a base di cacciagione da piuma, zuppe di legumi e funghi, tonno salsato,
zuppe di pesce molto sapide e piccanti, pecorini di media stagionatura.

http://www.vinimurales.it/

Piero Careddu

Chef de Cuisine