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La Cucina è Cultura, Bondi nomina un consigliere ad hoc.

di Alberto Lupini

20/02/2009

Fotografia del Ministro Bondi, tratta da www.assoartisti.org/it/ministeri.aspx .

La Cucina è Cultura, Bondi nomina un consigliere ad hoc. 

Il ministro dei Beni culturali sceglie di valorizzare l'eccellenza della ristorazione dell'enogastronomia con un nuovo incarico che non era mai stato istituito.

La ristorazione e il Made in Italy a Tavola diventano finalmente una questione nazionale di cui si occuperà il Governo.
Dopo i troppi silenzi e mancati interventi, l’alimentazione è ora finita nell’agenda delle priorità del Paese. A segnare una svolta radicale è stato il ministro Sandro Bondi, che con un’azione per molti versi rivoluzionaria ha di fatto elevato la Cucina italiana al rango di Bene culturale di cui le istituzioni si devono occupare in nome dell’interesse generale. Dopo tanto tempo perso e inutili chiacchiere sul valore della dieta mediterranea, invece che sul ruolo di ambasciatori dell’italian style dei nostri cuochi, il titolare del ministero dei Beni culturali ha nominato un consigliere che si occuperà proprio dell’identità della Cucina e della ristorazione italiana, in un contesto di promozione di tutte le eccellenze culturali del Paese. Una valorizzazione autentica e concreta che non passa certo attraverso puerili scorciatoie come il no ai kebab, quasi che possano essere dei divieti a tutelare le nostre tradizioni a tavola.

Un incarico di prestigio ma, soprattutto, di servizio, che Sandro Bondi ha affidato a Matteo Scibilia, uno dei cuochi che maggiormente ha saputo catalizzare l’attenzione di molti colleghi sui problemi della categoria, rappresentandola sia a livello sindacale (con incarichi dall’Udirtà alla Fipe, all’associazione dei piatti del Buon ricordo), sia sulla stampa specializzata e in convegni. Il tutto, ed è forse l’aspetto che più conta, senza mai abbandonare, anzi, la sua professione, incentrata sulla costante ricerca di materie prime di qualità e su un intelligente mix fra cucina di territorio e ricerca, di cui il suo locale a Ornago (Mi), l’Osteria della Buona Condotta, è un esempio di successo a livello nazionale.

Non possiamo certo attribuirci il merito di questa decisione, ma siamo più che soddisfatti per la nomina. Da tempi non sospetti abbiamo infatti sollecitato una tutela del valore culturale della Ristorazione e della Cucina italiana. Inoltre, e non è poco, Matteo Scibilia proprio sulle pagine di Italia a Tavola (di cui è uno dei componenti il comitato editoriale) si è fortemente battuto per questa svolta, tanto da trovarsi ora, quasi suo malgrado, a dover assumere responsabilità impreviste e in un momento certo non facile per chi gestisce una piccola azienda. Per l’esperienza e la tenacia che non gli fanno certo difetto, siamo sicuri che Matteo Scibilia saprà essere un interlocutore affidabile a fianco del ministro Bondi.

E per dare un piccolo contributo facciamo una proposta: trovate il modo di dare dei riconoscimenti ad hoc agli uomini che hanno saputo valorizzare l’enogastronomia italiana, elevandola a valore culturale, oltre che economico. Avanziamo anche un primo candidato: il Maestro dei cuochi italiani, Gualtiero Marchesi, che può certo costituire un primo esempio di eccellenza capace di segnare in positivo questo comparto in Italia e nel mondo.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net

http://italiaatavola.net