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Biofach 2009, unico Oro nella categoria sparkling al Brut di Barone Pizzini.

26/02/2009

Biofach 2009, unico Oro nella categoria sparkling al Brut di Barone Pizzini.

Tripletta di medaglie per Barone Pizzini, che nel 20° compleanno del Biofach di Norimberga, il più grande salone mondiale dei prodotti provenienti da coltivazione biologica certificata, è stata premiata con due ori e un argento per i suoi migliori vini bio prodotti in Franciacorta e nella tenuta Barone Pizzini dei Poderi di Ghiaccioforte in Maremma Toscana. Con il Franciacorta Docg Brut Barone Pizzini ha vinto l’unico oro attribuito alle bollicine, medaglia d’oro anche per l’Estatatura, argento per il San Carlo, il più nobile rosso di Franciacorta: un successo importante per la storica azienda franciacortina che nelle edizioni precedenti si è già distinta per la qualità dei suoi vini ottenendo alcune menzioni speciali, e che quest’anno per la prima volta conquista un medagliere che premia gli sforzi e gli investimenti intrapresi dall’azienda già 10 anni fa, riconoscendone i risultati a livello mondiale. Oltre al successo riscosso dalla Franciacorta, prestigiose Menzioni speciali sono state attribuite anche alle bottiglie provenienti dalle altre tenute di proprietà di Barone Pizzini: al Palmento - Primitivo del Salento Igt (Tenuta del Barco), al Pievalta - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc (Tenuta Pievalta) e infine al Morellino di Scansano Doc (Tenuta Poderi di Ghiaccioforte).

Al concorso internazionale del vino biologico di Norimberga, in programma dal 19 al 22 febbraio 2009, hanno partecipato ben 521 vini da 13 Paesi, l’Italia in testa con 152 vini, seguita dalla Germania con 130 etichette e dalla Spagna con 102, mentre la Francia ha portato 57 bottiglie e l’Austria 44. Una giuria di esperti rappresentanti 9 Paesi e appartenenti al mondo dell’enologia, del commercio specializzato, della viticoltura e tecnica cantiniera, sommelier e giornalisti di settore, ha degustato e valutato i vini secondo un rigido sistema appositamente elaborato e basato su un numero definito di parametri tra cui l’aspetto, l’aroma e il gusto, l’origine e la tipicità. Nel 2008 si sono riuniti a Norimberga oltre 340 espositori di vino da 23 nazioni e quest’anno si prevede un incremento del 10%, segno che il biologico è un settore in forte crescita, sempre più apprezzato dagli esperti ma soprattutto ricercato da wine-lovers e consumatori.

A fronte di tale scenario Barone Pizzini si pone come una delle aziende vitivinicole pioniere in Italia nella scelta di produrre secondo i metodi della viticoltura biologica come presupposto per una qualità superiore, garanzia di integrità e ricchezza della materia prima e di tipicità del vino, anticipando quella che ormai è una tendenza ben radicata nel Paese che vanta una delle superfici coltivate a biologico più estesa a livello mondiale. I vini Barone Pizzini sono stati premiati al termine della cerimonia di inaugurazione del Biofach 2009, nell’ambito della visita guidata ufficiale per gli operatori, i visitatori possono degustarli e apprezzarne il gusto e la qualità che li contraddistingue nella Vinoteca, l’area degustazione della fiera.

 

Inoltre:

Barone Pizzini: il bio per eccellenza. L’Extra Dry migliore spumante d'Italia. 

Continua ad arricchirsi il numero di riconoscimenti ottenuti dalle bio-bollicine Barone Pizzini ed è ancora l’Extra Dry che conferma l’eccellenza della produzione vitivinicola della storica azienda franciacortina, meritandosi il titolo di migliore spumante bio in Italia nella rinomata Guida ai vini biologici d’Italia 2009 in cui l’autore e critico gastronomico Pierpaolo Rastelli seleziona e premia i vini più meritevoli per i loro principi di biodiversità, originalità e carattere, senza dimenticarne i tradizionali e imprescindibili elementi di armonia, eleganza, complessità e profondità gustativa.
Extra Dry di Barone Pizzini è anche l’unico Franciacorta ad essersi aggiudicato l’ambito e prestigioso premio; gli altri spumanti premiati provengono infatti dal Veneto per la maggior parte, Lazio e Basilicata.


Barone Pizzini: 100 anni di bollicine "bio"
I numeri del biologico nel mondo e in particolare in Italia sembrano non conoscere crisi e lo dimostra proprio la 12a edizione della guida di Pierpaolo Rastelli, che annualmente riunisce i migliori vini ottenuti da agricoltura biologica e biodinamica prodotti da aziende certificate. All’interno della guida quest’anno sono stati selezionati oltre 700 vini provenienti da 184 cantine, circa 200 bottiglie bio in più rispetto all’anno passato, a dimostrazione di come le aziende vitivinicole abbiano acquisito maggiore consapevolezza dello stretto legame tra viticoltura biologica e vino di qualità.
Esempio tra tutte e pioniera di tale filosofia produttiva in Franciacorta è stata l’azienda vitivinicola Barone Pizzini che da oltre 10 anni produce bollicine Docg da viticoltura biologica e la cui scelta non solo si sta rivelando qualitativamente, strategicamente ed eticamente corretta, ma è anche sempre più condivisa dalla critica e dagli esperti del settore in quanto garanzia di qualità e gusto.

L’Extra Dry Barone Pizzini: 
                                                                                                                                         L’Extra Dry Barone Pizzini, degustato alla cieca all’interno di un gruppo omogeneo di bollicine e spumanti da viticoltura biologica, si è distinto tra gli altri per la sua "buona complessità al naso, dove l’effetto dei lieviti su uve perfettamente mature di Chardonnay ha generato intensi ricordi di dolci di frutta e il tipico sentore di crosta di pane. In bocca è morbido ma elegante, ben strutturato e al tempo stesso dotato di grande piacevolezza. Molto versatile anche a tavola, accompagna dall’antipasto sino al dessert, per i palati più dolci".

Il Curina tra i migliori "dolci" 
                                                                                                                                         Ulteriore riconoscimento è stato assegnato all’azienda nella classe dei vini dolci dove il Curina, il verdicchio passito che nasce nella tenuta Pievalta di Barone Pizzini, nei Castelli di Jesi, è stato indicato tra i migliori della categoria: "naso molto balsamico, mentolato, ritrovato in un gusto fresco, integro, magari non troppo dolce ma armonico e molto fine".