Chiacchierando di gusto

L'ACINO PARLANTE Speciale Vinitaly dal 29 marzo al 2 aprile -

di Bernardo Pasquali

20/03/2007

 semplicemente per il Gusto…di raccontare! SPECIALE…VINITALY Consigli Utili per Visitarlo! Arriva Vinitaly…finalmente!! Acquistato il biglietto ed entrati nel grande spazio della fiera la prima domanda che ognuno di noi si fa è: “Bene! E adesso? Da dove cominciamo?”. Non è una domanda senza senso. Se si ha una giornata intera si va abbastanza bene, ma se una persona lo visita solo per mezza giornata l’organizzazione del tour enologico diventa ancora più importante. Cercherò di aiutarvi a superare l’impasse iniziale fornendovi alcune idee su come organizzare al meglio la vostra visita. L’obiettivo non è quello di farvi bere di più ma di farvi bere meglio! Prima le bollicine… E’ un buon modo per chi desidera seguire un metodo da degustatori. Come a tavola. Si parte dalle bollicine e poi vini bianchi giovani, vini bianchi strutturati o affinati, vini rosati, vini rossi giovani, vini rossi strutturati o affinati e infine vini dolci bianchi e rossi. Alla fine quelli fortificati. È un modo intelligente per evitare di mischiare le sensazioni gustative e soprattutto per non cadere in inopportune situazioni di perdita di sobrietà. Ecco dei viaggi simulati per visite da un giorno e da mezza giornata. ONE DAY TOUR (I) Prosecco di Valdobbiadene DOC (Stand Veneto) Franciacorta DOCG (Stand Lombardia) Vini bianchi dell’Alto Adige Vini bianchi del Veneto Vini rosati della Puglia Vini rossi giovani del trentino (Marzemino e Teroldego) Vini rossi della Toscana Vini rossi del Piemonte Vini rossi della Sicilia Moscato d’Asti DOCG Vini dolci del Friuli Venezia Giulia (Ramandolo, Verduzzo, Picolit) Sono 11 visite diverse in padiglioni dove ci si potrebbe restare una giornata. Per questo vale la pena decidere quanti vini e soprattutto di quali cantine visitare. ONE DAY TOUR (II) Trento Talento Spumante DOC Oltrepò Pavese Spumante Metodo Classico DOC Vini bianchi del Friuli Vini bianchi delle Marche Vini bianchi della Sicilia Vini chiaretti del Garda Vini rossi giovani della Romagna Vino rosso dell’Abruzzo (Montepulciano) Vino Rosso del Salice Salentino in Puglia Vino Rosso Amarone della Valpolicella Vernacce della Sardegna tipo di Oristano Vin Santo del Chianti 1/2 DAY TOUR Prosecco di Valdobbiadene DOC Verdicchio delle Marche Vini bianchi fermi del Trentino Vini rossi piemontesi Vini rossi di Campania Il Moscato d’Asti DOCG I Recioti della Valpolicella ½ DAY TOUR Franciacorta Docg Vini bianchi del Veneto Vini Bianchi del Friuli Vini Rosati delle Puglie Vini Rossi di Toscana I Passiti dell’Alto Adige Solo le DOCG… In panorama delle Docg in Italia si arricchisce ogni anno e la degustazione di questi vini ci potrebbe permettere un viaggio ben diversificato in tutta la Penisola…si rischia però di perdere delle grandi realtà vitivinicole altrettanto dotate! …le bianche. Franciacorta DOCG (Lombardia) Gavi o Cortese dei Gavi DOCG (Piemonte) Soave Superiore DOCG (Veneto) Albana di Romagna DOCG (Emilia Romagna) Vernaccia di S.Gimignano DOCG (Toscana) Fiano d’Avellino e Greco di Tufo DOCG (Campania) Vermentino di Gallura Docg (Sardegna) Moscato d’Asti DOCG (Piemonte) Recioto di Soave DOCG (Veneto) Ramandolo DOCG e Picolit (Friuli Venezia Giulia) …le rosse Brachetto d’Acqui DOCG (Piemonte) Cerasuolo di Vittoria DOCG (Sicilia) Bardolino Superiore DOCG (Veneto) Chianti Classico DOCG (Toscana) Montepulciano d’Abruzzo Colline Tramane (Abruzzo) Brunello di Montalcino DOCG (Toscana) Sagrantino di Montefalco DOCG (Umbria) Taurasi DOCG (Campania) Barolo DOCG (Piemonte) Vernaccia di Serrapetrona DOCG (Marche) Sfurzat della Valtellina DOCG (Lombardia) Alla scoperta dei vini “minori”… Li chiamiamo così solo perché non hanno il blasone, il nome famoso che tira sui mercati, le quantità che permettono grandi penetrazioni dei mercati. In effetti si tratta di grandi vini di grandi territori che si stano riscoprendo proprio attraverso il succo di Bacco! …i bianchi! Lessini Durello DOC (Veneto) Blanc de Morgex et La Salle DOC versione spumante e ferma (Valle d’Aosta) Erbaluce di Caluso DOC (Piemonte) Lugana DOC (Lombardia-Veneto) Gewurtztraminer dell’Alto Adige Nosiola della Valle dei Laghi in Trentino Ribolla Gialla del Collio DOC (Friuli) Pagadebit di Romagna DOC (Romagna) Verdicchio di Matelica DOC (Marche) Marino DOC (Lazio) Asprinio di Aversa DOC (Campania) Locorotondo DOC (Puglia) Cinque Terre Sciacchetrà dolce (Liguria) Loazzolo DOC passito (Piemonte) Moscato di Siracusa DOC (Sicilia) …i rossi! Lambrusco di Sorbara DOC (Emilia) Grignolino d’Asti DOC (Piemonte) Ruchè di Castagnole Monferrato DOC (Piemonte) Groppello Garda DOC (Lombardia) Tocai Rosso di Barbarano DOC (Veneto) Enantio DOC (Trentino) Lagrein dell’Alto Adige DOC (Alto Adige) Merlot del Collio DOC (Friuli) Morellino di Scansano DOC (Toscana) Lacrima di Morro d’Alba DOC (Marche) Aglianico del Taburno DOC (Campania) Primitivo di Manduria DOC (Puglia) Cirò DOC (Calabria) Contessa Entellina DOC (Sicilia) Moscato rosa passito (Trentino) Moscato di Scanzo Passito DOC (Lombardia) Refrontolo Passito (Veneto) I grandi Terroirs… È un modo per visitare il Vinitaly appoggiandosi anche ai Consorzi di tutela che sono presenti e che offrono una panoramica molto interessante di tutta la produzione delle DOC o DOCG. È una maniera intelligente per approfondire il sistema vitivinicolo di un territorio. Propongo tutti i migliori terroirs. Sceglietene un po’ sulla base del tempo che pensate di avere per la visita al Vinitaly: una giornata intera o mezza. Nel primo caso massimo una decina. Nel secondo caso la metà. Soprattutto scegliete in base al vostro gusto e desiderio di conoscenza. Terroirs effervescenti… Valdobbiadene e il Prosecco in Veneto La Franciacorta in Lombardia L’Oltrepò Pavese in Lombardia Il Trentino del Talento Spumante Le nere colline del Lessini Durello Gavi e il suo Cortese Terroirs bianchi… I vini estremi di Morgex et La Salle in Valle d’Aosta L’Alto Monferrato e il Cortese in Piemonte La Lugana in Lombardia Le colline moreniche di Custoza Il sistema Soave Gambellara, Garganega e Vin Santo Breganze: le colline della Vespaiola La strada dei vini in Alto Adige: da Termeno a Terlano La Valle dei Laghi della Nosiola in Trentino Il Collio del Tocai Friulano La Romagna del Trebbiano San Gimignano, le torri e la Vernaccia in Toscana La Costa dell’Argentario in Toscana Le colline del Verdicchio nelle Marche L’Orvieto Classico in Umbria I Castelli Romani di Frascati e Marino nel Lazio L’Abruzzo “bianco” di Chieti: il Pecorino L’Avellinese, il Greco di Tufo e il Fiano in Campania Locorotondo, l’entroterra sul mare in Puglia Ostuni la Bianca in Puglia Noto e il Moscato…in Sicilia L’isola dolce di Pantelleria in Sicilia Il distretto di Marsala in Sicilia Oristano e la Vernaccia in Sardegna La Gallura della Sardegna Occidentale Terroirs rossi… Le Langhe dei grandi Nebbioli in Piemonte Il Monferrato Casalese del Grignolino in Piemonte Le colline di Gattinara in Piemonte La Valtellina della Chiavennasca in Lombardia Le colline moreniche del Garda Mantovano in Lombardia Le Cinque Terre in Liguria Le dolci Colline del Bardolino in Veneto La mitica Valpolicella dell’Amarone in Veneto I Colli Berici ed Euganei: dal Tocai rosso ai grandi Bordolesi in Veneto Il Collio del Friuli Le colline Riminesi del Sangiovese in Romagna Sorbara o del Salamino in Emilia Il Chianti-shire del Gallo Nero in Toscana I caldi ciottoli di Bolgheri in Toscana Montalcino, la purezza del Sangiovese in Toscana Montepulciano, nobile e profondo in Toscana Serrapetrona, terra di Vernaccia scura, nelle Marche Montefalco terra del Sagrantino in Umbria I Castelli Romani nel Lazio Le Colline Terramane del Montepulciano in Abruzzo Il Taburno terra dell’Aglianico in Campania Il Cilento verdeggiante in Campania Il Salice Salentino in Puglia Manduria terra del Primitivo La Penisola del Cirò in Calabria Vittoria distretto del Cerasuolo in Sicilia Etna, le viti del vulcano in Sicilia Cannonau ovvero Sardegna Mandrolisai, nella terra di mezzo della Sardegna Ricordatevi che… a) per degustare molti vini in modo corretto bisogna tenere presente la scala di complessità strutturale e aromatica dei prodotti. - dalla bollicina Metodo Charmat a quella Metodo Classico - dal bianco giovane al bianco affinato (dall’ultima annata in giù!) - prima i rosati e poi i rossi - prima i rossi giovani e poi quelli affinati (dall’ultima annata in giù!) - alla fine i vini dolci, prima bianchi e poi rossi, prima fermi e poi con le bollicine, prima quelli poco strutturati poi quelli complessi b) Aimè!...bisogna imparare a “sputare”. Lo so c’è poca poesia in questo ma è l’unico modo per rimanere vigili e riuscire a gustare in modo intelligente la Fiera. Con le gambe che tremano e la testa intontita…non si va da nessuna parte e i produttori sono sempre meno accondiscendenti ad atteggiamenti poco eleganti. c) I produttori sono felici del contatto umano e soprattutto desiderano conoscere le vostre idee su un vino. Questo funziona soprattutto con le cantine con meno lustrini. Ci sono molti piccoli vignaioli che possono dirvi molto di più delle hostess delle grandi cantine. E le domande che vi possono aiutare durante gli incontri possono essere: - dove si trova la vostra azienda? - da quanti anni producete? - è a conduzione famigliare? - Quali vini producete? - Qual è la tipologia del terreno? - Quanti ettari di vigneto avete? - Che tipo di allevamento delle viti adottate? - Quali sono le tecniche di vinificazione per ottenere questo vino? - Che tipo di legno utilizzate per l’affinamento (se si fa)? - Come è stata l’annata di produzione per questo vino? - Come è stata l’annata 2006? - Quanto costano i vostri prodotti al consumatore? - Con che cosa si potrebbero abbinare i vostri vini? d) non abbiate il timore di dire la vostra sul vino. Senza addentrarvi nei sentori di giglio, cuoio, cacao amaro, pepe, ecc… Affermate la piacevolezza che riscontrate. L’equilibrio gustativo. La bevibilità. Se non vi piace ditelo. Ma specificate il perché. e) Se il vino vi è servito da un sommelier in divisa, fatevi accompagnare nella degustazione. Potete rivolgere le stesse domande scritte precedentemente. Di solito sono preparati. Se non lo fossero…fate le vostre valutazioni sulla cantina! f) Le grandi cantine a volte non vi fanno entrare. Bisogna essere prenotati. A volte ricevono solo i buyers, i giornalisti, gli invitati. Ci può stare. Infastidisce ma fa parte dell’evento. Altre invece mantengono degli spazi a cui si accede mettendosi in fila. Aprono solamente quando lo spazio si è liberato. Aspettate, se proprio quel vino non volete perdervelo. Se riuscite ad entrare non lamentatevi se ve ne offrono poco. Ricordatevi che al Vinitaly si degusta, non si “sbevacchia”! E certi capolavori anche se centellinati rendono! g) Al Vinitaly l’occhio vuole la sua parte…Non scegliete le cantine in base alle hostess! h) Il Vinitaly quest’anno è ancora più grande. Ogni tanto date un’occhiata alla zona dove siete perché altrimenti rischiate qualche volta di tornare sui vostri passi i) Vinitaly è una fiera espositiva. Non si può comprare direttamente dalle cantine. Nemmeno l’ultimo giorno! Ricordatevi che all’uscita verrete controllati e fermati se portate con voi delle bottiglie. Se portate con voi degli omaggi dovrete avere una delega scritta da parte del produttore. Il quale peraltro non le fa quasi mai! j) Se fate una visita da una giornata fermatevi e spezzatela con un pranzo. Ci sono ristoranti regionali o i soliti panini. Alcuni Consorzi o Cantine poi organizzano buffets di prodotti tipici. È l’occasione per vivere assieme ai vignaioli di quel posto momenti di serenità conoscendo anche in modo più approfondito le specialità culinarie e le tradizioni del luogo. k) Richiedete un biglietto da visita del produttore o un pieghevole. Lasciate la vostra e-mail. Molte cantine scrivono delle newsletter molto interessanti che vi terranno aggiornati sulle attività e sulle iniziative di degustazione o presentazione dei vini. di Bernardo Pasquali