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Evoluzione e ascesa del turismo enogastronomico

di Francesco Rovida

23/03/2009

Da poco più di un mese è stato pubblicato il settimo Rapporto annuale dell'Osservatorio sul turismo del vino, promosso dall'Associazione delle Città del vino con la collaborazione di Censis servizi. Il titolo scelto per la ricerca di quest'anno è I tracciati virtuosi di riposizionamento dei territori, proprio in riferimento al rapporto tra produttori, territorio, Enti locali e Associazioni in ordine alla promozione del territorio per la fruizione turistica e lo sviluppo dell'economia legata alla produzione vinicola e al turismo enogastronomico.
Il documento, suddiviso in due parti distinte, analizza da un lato gli obiettivi e le strategie degli operatori del settore, considerando il punto di vista sul tema degli operatori del turismo del vino e della ristorazione e degli Amministratori locali; dall'altro si occupa dell'importanza e della fruibilità dei siti internet delle Strade del vino, in chiave di promozione dell'immagine turistica.
L'analisi complessiva dei dati mette in evidenza alcune tendenze chiare e definite, che possono costituire un sicuro punto di riferimento per ripensare il senso delle diverse iniziative locali, ma anche per una adeguata impostazione complessiva della promozione turistica, che consenta ai cittadini l'accesso al patrimonio che i variegati territori italiani offrono.
Un primo elemento, forse rassicurante in tempi di crisi complessiva dell'economia, è che il turismo del vino si colloca in una fascia di mercato turistico in sostanziale tenuta, soprattutto in rapporto ai flussi dall'estero, o addirittura in fase di crescita: aumentano i cosiddetti short break, soggiorni di una o due notti, che si concentrano sul turismo tematico piuttosto che su quello tradizionale. In tal senso, poi, il cosiddetto turismo del leisure (che potremmo tradurre come “svago”?) enogastronomico può far leva su alcuni punti di forza: lo sviluppo di consumi irrinunciabili, la proposta continua di nuove destinazioni, la risposta ad diversificate richieste.
Per tali ragioni, probabilmente, tanto gli Amministratori che i produttori e i ristorati ritengono che l'importanza del turismo enogastronomico per l'economia locale crescerà notevolmente, anche in rapporto all'aumento del numero dei visitatori nelle Aziende e ad un incremento di circa il 20% della vendita diretta.
Pur in tale contesto positivo, l'analisi evidenzia (purtroppo!) la scarsa consapevolezza degli operatori, che finisce con il “sottodimensionare un mercato potenzialmente importante”, soprattutto a motivo di una certa fragilità della struttura delle Strade del vino, ancora troppo legate al singolo prodotto e poco attente anche agli altri elementi dell'offerta e, quindi, del marketing, necessari per incontrare le esigenze di entertrainment del turista.
E' quindi necessario: sviluppare azioni di carattere strategico; favorire l'integrazione delle diverse forze presenti nel territorio e diminuire la competizione tra territori; sviluppare l'utilizzo dei nuovi linguaggi della comunicazione; preparare profili professionali adeguati.
Nella promozione del territorio un ruolo di primaria importanza è ormai costituito da internet: l'analisi compiuta su 69 siti di Strade del vino ha messa in evidenza, insieme ad un aumento quantitativo e qualitativo delle pagine consultabili, “l'esigenza di rafforzare l'informazione e l'attrazione calibrando la capacità di confezionamento dei contenuti con le forze reali del territorio”; inoltre sarebbe utile offrire la possibilità di acquistare direttamente i servizi turistici e di aumentare la capacità di risposta diretta ed immediata alla richieste degli utenti (solo 7 su 69 hanno risposto nell'arco di un'ora). Per gli amanti delle statistiche ecco la top five tra i siti valutati nella ricerca: primo posto per l'Umbria con la Strada del Sagrantino, seguita a breve distanza da quella del Franciacorta (prima nella classifica riferita a viaggio, turismo e territorio). Seguono più distanziate la Strada del Barolo e dei grandi vini di Langa, la Strada dell'olio e del vino del Montalbano e la Sicilia con la Strada del vino dell'Etna.

Francesco Rovida
francescorovida@tele2.it

www.cittadelvino.com